Come si diventa donatori di sangue

 

 

Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione

Chi desidera diventare donatore di sangue può prendere contatto con la sede AVIS di Casale Monferrato

Segreteria:
Via S. Giovanni Bosco, 4
15033 Casale Monferrato (AL)
Tel. 0142-76530
Email info@avis-casalemonferrato.it

Prima di donare il sangue, il donatore (o aspirante tale) è tenuto a compilare un questionario finalizzato a conoscere il suo stato di salute (presente e passato) e il suo stile di vita. Il successivo colloquio e la visita con un medico aiuteranno ad approfondire le risposte alle domande contenute nel questionario.

Il prelievo

Il mattino del prelievo è preferibile aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici.

Esami e controlli

Al fine di garantire elevati livelli di qualità e sicurezza del sangue e per tutelare la salute sia del donatore, sia dei pazienti, ad ogni donazione il sangue prelevato viene sottoposto ai seguenti esami:

  1. Esame emocromocitometrico completo.
  2. Esami per la qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti di seguito elencati:
    – HBsAg (antigene di superficie del virus dell’epatite virale B);
    – Anticorpi anti-HCV (anticorpo contro il virus dell’epatite virale C);
    – Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV (anticorpo contro il virus
    dell’AIDS) 1-2 e antigene HIV 1-2;
    – Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico (contro la sifilide);
    – HBV/HCV/HIV 1 NAT (test per rilevare la presenza dei virus de lle epatiti virali B, C e dell’AIDS).

Quando si va a donare il sangue la prima volta vengono, inoltre, eseguiti i seguenti esami per la determinazione dei gruppi sanguigni:

  1. Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto.
  2. Fenotipo Rh completo.
  3. Determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività dello stesso, ricerca dell’antigene Cellano.
  4. Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari.

Il donatore periodico è sottoposto, con cadenza almeno annuale, anche ai seguenti controlli ematochimici: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia.

Gli esiti di questi esami, se normali, non sono comunicati al donatore.

Nel caso in cui un donatore, indipendentemente dall’Avis di appartenenza, presentasse un risultato positivo o dubbio per uno dei markers sierologici (HCV, HIV, HBV, LUE) verrà direttamente contattato  per essere sottoposto alle indagini del caso.

Il donatore periodico annualmente viene sottoposto agli stessi esami di laboratorio che si effettuano per l’idoneità alla donazione.

In caso di valori alterati il medico dell’AVIS indicherà sul modulo di risposta la necessità del controllo e la data di effettuazione.
Va precisato che i criteri clinico-laboratoristici con cui viene valutato il donatore di sangue ai fini della donazione, non coincidono obbligatoriamente con quelli utilizzati per valutare lo stato di salute di una persona che non dona.
Infatti per la tutela della salute del donatore e del ricevente si richiedono valori ottimali nell’ambito della normalità, per cui non deve allarmare o sorprendere la chiamata per controllare esami apparentemente normali o l’eventuale sospensione dalla donazione.

Dopo il prelievo

Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort postdonazione e non si devono svolgere attività e/o hobby rischiosi.

Non tutti sanno che…

Sicurezza

La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (globuli rossi, piastrine, plasma), oltre alla tutela della salute di donatori e trasfusi, costituisce l’obiettivo primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono imposti.
L’accurata selezione del donatore, le indagini di laboratorio di ultima generazione, il buon uso del sangue, l’emovigilanza hanno, tra le altre, tre finalità principali:

  1. Salvaguardare la salute del donatore.
  2. Escludere la trasmissione di malattie infettive.
  3. Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno.

Centrifugazione e seperazione dei componenti

Con la centrifugazione e la successiva separazione dei componenti del sangue si ottengono:

  1. Una sacca di globuli rossi.
  2. Una sacca di plasma.
  3. Una sacca di buffy-coat (leucociti e piastrine).

Validazione

Tutti gli emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l’idoneità all’utilizzo.
Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, l’HIV o la sifilide. In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l’accurata selezione del donatore ed un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie per via trasfusionale praticamente trascurabile.

Il sangue è indispensabile…

Utilizzo del sangue

Oggi gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità. Il sangue è indispensabile:

  1. nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza;
  2. in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo;
  3. nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche;
  4. in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.

Il fabbisogno di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:

  1. globuli rossi per la cura di diversi tipi di anemia;
  2. piastrine per diverse malattie emorragiche;
  3. plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;
  4. plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina per alcune patologie del fegato.

I farmaci plasmaderivati

In Italia il sangue e tutti gli emocomponenti sono considerati un bene pubblico tutelato dalla legge.
Il plasma raccolto in Italia proviene da donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite.
Esso costituisce la materia prima per la produzione, attraverso processi di separazione e frazionamento industriale, di medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri farmaci “salva-vita”.
Attualmente l’Italia è ai primi posti in Europa per la quantità di plasma raccolta e inviato alle aziende farmaceutiche autorizzate alla lavorazione industriale alla lavorazione industriale. La titolarità della materia prima plasma cosi come dei suoi derivati è pubblica. Le Regioni, singolarmente o in forme associate, conferiscono il plasma raccolto dai Servizi Trasfusionali del proprio territorio alle aziende autorizzate alla trasformazione industriale del plasma per la produzione di medicinali plasmaderivati. Il contratto con le aziende, che operano come fornitori di servizio, è considerato una modalità di “lavorazione per conto terzi” e si configura come convenzione per la produzione di tali medicinali.

 

Chi desidera diventare donatore di sangue può prendere contatto con la sede Avis Casale Monferrato
Segreteria:
Via S. Giovanni Bosco, 4
15033 Casale Monferrato (AL)
Tel. 0142-76530
Email info@avis-casalemonferrato.it
C.F. 91001210060